FASE 1:
Leggete il brano qui sotto: al suo interno
più o meno celatamente sono contenute delle informazioni a riguardo di un
Paese. Il vostro compito è indovinare di quale stato stiamo parlando.
Ma non è finita qui!!!
Il racconto contiene tre indizi che dovrete
riportare come soluzione della gara e che sono i seguenti:
1) il
nome del Paese scritto nel racconto (riportate la parte in cui è scritto);
2) il
monumento appartenente alla cultura di questo paese (a cui si riferisce più
volte il brano);
3) l’arma
segreta a cui il racconto si riferisce.
Avete una settimana di tempo per scovare i
tre indizi e il nome dello stato.
La soluzione dovrà essere inviata sulla
casella di posta: robinandpask@gmail.com , a partire dal lunedì successivo al lancio del contest.
Saranno vincitori della prima fase del
contest le prime tre persone che invieranno i tre indizi più la soluzione
finale.
ATTENZIONE!!! Ogni concorrente potrà proporre
UNA ED UNA SOLA SOLUZIONE!!! Quindi siate sicuri prima di inviarcela.
Per la determinazione dei più veloci tra i
concorrenti farà fede l’orario esatto di invio del messaggio riportato
automaticamente da tutte le mail.
Punteggio: 1° classificato 4 punti; 2°
classificato 3 punti; 3° classificato 2 punti, più 1 punto partecipazione per
tutti gli altri concorrenti.
Divertitevi e partecipate!!!
BRANO:
Praga, 13 Marzo 1938:
In quel momento cominciò a
piovere a dirotto. Era notte e faceva freddo.
-Ludwig ascoltami! Stanno per
invadere la capitale e presto arriveranno anche al tesoro, lo devi recuperare
stanotte o lo avremo perso per sempre! Hitler lo vuole!
-Poi che farò? Sei un tedesco
anche tu, chi mi assicura che stai dicendo il vero?
-Alexander Weltz, tenente dei servizi segreti nazisti, si
trova già a Praga e sta firmando l’accordo per l’occupazione della capitale.
Credimi oppure fa ciò che credi,ma cosa ne sarà della tomba del Maestro Loew e del
segreto che si porta dentro?
-E tu dove hai preso tutte
queste informazioni?
-Sei un idiota! Continuiamo a
perdere tempo, mentre potrebbero essere già arrivati al cimitero! Basta con
queste stronzate! Dimmi hai le palle per farlo oppure no?
-E’ una trappola! Vuoi che io
vi indichi qual è il luogo del tesoro, ma non l’avrete vinta! Muori, maledetto
bastardo!
Dormire. Ecco cos’avrebbe
fatto. Dopo aver riattaccato la cornetta andò a letto, ma non riusciva a prendere sonno.
Il pensiero, che se avessero
scoperto il segreto della forza del suo popolo, avrebbero potuto utilizzarlo
come un’arma contro l’intera umanità non gli dava pace. Interi popoli e nazioni
erano stati sconfitti in passato grazie alla loro arma segreta, almeno finché
non si resero conto che una potenza simile nelle mani sbagliate avrebbe
generato l’inferno.
-Cosa devo fare Signore mio?
Ho paura!
Uno dei motivi per cui aveva
scelto di ignorare la telefonata era stato proprio il pensiero di poter
lasciarci la pelle.
Il fatto che Peter potesse
star facendo il doppio gioco veniva in secondo piano.
Presto però prese la sua
decisione. Si alzò, indossò il suo impermeabile da avvocato sul pigiama, un
paio di scarpe e si recò al cimitero. La pioggia era insistente. Per non farsi
notare aveva deciso di non usare l’ombrello, sperava che il buio e la poca
visibilità l’avessero celato alla vista di tutti.
Alle tre di notte il cimitero
era chiuso, ma era possibile scavalcare il cancello.
-Ritornare domattina non è una
buona idea! Su fatti coraggio!
Ludwig tentava in ogni modo di
animarsi. Era teso come la corda di un violino, se qualcuno l’avesse visto avrebbe passato il resto del mese in prigione, e
probabilmente i nazisti sarebbero arrivati alla tomba del maestro. Doveva
sbrigarsi.
Improvvisamente però sentì una
voce provenire dall’interno.
-Abbiamo il dovere di
distruggerla! Pensate cosa ne sarebbe del nostro tesoro se lo trovassero i
tedeschi…
“Meno male!” pensò. Si disse
che altri confratelli avevano saputo delle intenzioni degli invasori, e forse
volevano distruggere la lapide.
Ora si sentiva più coraggioso.
Scavalcò il cancello del cimitero e si diresse verso la lapide.
Era come aveva pensato:
c’erano degli uomini attorno al monumento funebre che stavano complottando.
-Il mio cuore è nella terra-
gridò.
-Solo Dio ci può salvare!
Risposero.
A Ludwig parve una fortuna
così immensa non doversi occupare da solo di quella storia. Quelle che aveva
pronunciate erano le parole d’ordine dell’ordine al quale apparteneva e la
risposta ne aveva confermato l’identità.
-E ora ditemi, cosa faremo?
-Ludwig, sei Ludwig vero? Ci
hanno detto di distruggere la lapide, ma se la conservassimo?
-E’ una pessima idea! I
tedeschi potrebbero sempre tradurre le iscrizioni sul fianco della lapide e
capire come cercare il nostro tesoro!
Complimentiiii, bellissimo
RispondiEliminaLex ;)
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